Sintomi Alzheimer

I sintomi dell’Alzheimer

L’Alzheimer è un tipo di demenza senile che può colpire le persone anziane determinando una riduzione graduale e purtroppo irreversibile delle facoltà cognitive.
Ne sono affetti mediamente tra il 4 e il 6% della popolazione sopra i sessantacinque anni.
Nelle persone con più di ottant’anni di età, si ammala circa un soggetto su cinque. In Italia, le persone affette da demenza sono circa 1milione. Si stima che negli anni a venire, con l’aumento della popolazione anziana, il numero dei malati sia destinato a crescere.

Ad oggi non esiste una cura che guarisca dall’Alzheimer, ma ci sono terapie come la fisioterapia e la stimolazione cognitiva che aiutano ad alleviarne i sintomi e a rallentare il decadimento.

 

Quali sono i sintomi dell’Alzheimer?

L’Alzheimer si riconosce da frequenti problemi di personalità, di memoria, linguaggio e ragionamento. Queste problematiche possono evolvere fino alla perdita quasi totale delle capacità cognitive, difficoltà di deglutizione, fino all’incapacità di riconoscere le persone care.

 

I campanelli d’allarme
Credere che l’Alzheimer colpisca tutte le persone anziane è errato, molte persone di età anche molto avanzata rimangono lucidissime fino alla morte; È opportuno sapere però che tra i 60 e i 65 anni, il cervello umano ha un naturale processo di decadimento: diventa più piccolo di volume, perde alcuni neuroni e non è più efficace come un tempo nel trasmettere i segnali nervosi.
Questo decadimento, non significa soffrire di demenza, nonostante alcuni disturbi (le amnesie per esempio) potrebbero fare pensare all’Alzheimer.

i sintomi dell'alzheimer

Questo decadimento, non significa soffrire di demenza, nonostante alcuni disturbi (le amnesie per esempio) potrebbero fare pensare all’Alzheimer.

In genere i sintomi più caratteristici della demenza senile allo stadio iniziale sono:

  • Piccole amnesie o piccole dimenticanze che non pregiudicano l’autonomia del paziente;
  • Piccoli sbalzi di umore;
  • Sporadica mancanza di giudizio;
  • Lievi problemi di logica e di calcolo;
  • Qualche difficoltà nel linguaggio;
  • Difficoltà lieve nel comprendere nuovi concetti;
  • Perdita della voglia di fare e di essere attivo;
  • Leggera insonnia;
  • Umore a volte basso e principio di depressione.

Rivolgersi tempestivamente a uno specialista è indispensabile per poter diagnosticare presto la patologia e fermare o rallentarne il decorso.

I 6 esercizi per tenere la mente allenata
La Federazione Alzheimer consiglia questi esercizi in grado di aiutare la memoria e allenare le capacità cognitive di chi soffre demenza senile.

  1. Diventare social: imparare a mandare una mail, a navigare in internet, a scrivere un post su Facebook.
  2. Fate stimolazione cognitiva: ad esempio annotare su un quaderno, per due giorni e per dieci minuti al giorno, tutte le parole che iniziano con la “A” e via via passare a tutte le altre lettere
  3. Ripetere a tre persone diverse una bella notizia cercando di volta in volta di essere più precisi, per poi memorizzarla.
  4. Scacchi, carte, sudoku: sono tutti dei buoni alleati per mantenere in forma il nostro cervello.
  5. Fare cose nuove. Facciamo sempre la stessa strada? Cambiamo percorso. Cambiamo le regole, spezziamo la routine dei gesti.
  6. Ripensare alla giornata trascorsa prima di dormire. Non per fare un bilancio o darsi un voto. Ripassare le cose fatte, le persone viste, anche nel dettaglio.

Si ricostruisce la memoria a breve termine e si posizione nella casella della memoria a lungo termine.

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DISCLAIMER
Ci teniamo a sottolineare che questo blog è solo uno strumento informativo. Tutti contenuti non devono essere considerati soluzioni, terapie o medicina e, soprattutto, metodi per guarire dall’Alzheimer.
Ti consigliamo vivamente di approfondire ogni contenuto che leggi su questo blog con il tuo medico o specialista.

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