Che rapporto c’è tra Alzheimer, musica e suoni?

Che rapporto c'è tra Alzheimer, musica e suoni?

Bentornati sul Blog “Alzheimer – Terapie, Cure, News, Consigli”, oggi affrontiamo un argomento molto interessante e stimolante: il rapporto tra Alzheimer, musica e suoni!

Stimolare l’immaginazione

La musica aiuta, tutti, sempre.
Rilassa, da energia, ci permette di ricaricarci, concentrarci e, naturalmente, stimola la nostra immaginazione.
Un paesaggio sonoro è in grado di stimolare la nostra mente ed il nostro ragionamento poiché il nostro cervello, appena sente un rumore, è in grado di raffigurarsi di cosa si tratta prima ancora di associargli un nome.
I suoni ed i rumori quotidiani sono qualcosa di concreto con cui abbiamo a che fare tutti i giorni, per questo sono un validissimo punto di partenza per strutturare nuovi esercizi di stimolazione cognitiva.

Alzheimer, musica e suoni
Alzheimer, musica e suoni: la musica come valido punto di partenza per nuovi esercizi di stimolazione cognitiva

“Astrarre il suono”

Ascoltare i rumori che sentiamo quotidianamente – come l’asciugacapelli, il campanello, la sveglia o ancora l’aspirapolvere – mette in moto nel nostro cervello due differenti funzioni cognitive:
Innanzitutto, la nostra mente inizia a lavorare per astrarre il suono e categorizzarlo come preciso elemento;
In secondo luogo, nel nostro cervello avviene un confronto tra il suono ascoltato ed il suono del proprio elemento domestico che lo ripropone solitamente al nostro orecchio, in maniera molto simile ma comunque differente.
Per poter riconoscere un suono già sentito in un’altra occasione sarà quindi necessario attivare molteplici funzioni cognitive come l’attenzione selettiva, la memoria a breve termine ed anche il linguaggio, necessario per recuperare la parola associata allo stimolo sonoro udito.

Alzheimer, musica e suoni: rievocazione e memoria

Oltre a quanto visto fin ora, gli esercizi di stimolazione basati sui suoni permettono anche di esercitare la capacità di rievocazione, maggiormente compromessa in una persona affetta da decadimento cognitivo.
La casa, ed ogni luogo quotidiano per eccellenza, sono ciò che riesce a far riaffiorare al meglio momenti vissuti in passato, ed è proprio per questo che far ascoltare suoni domestici al familiare affetto da Alzheimer può aiutarlo a ricordare momenti della propria vita quotidiana.

Ricorda sempre che la memoria è un “luogo” dove ciascuno di noi conserva i propri ricordi, ma questi non sono mai totalmente fedeli alla realtà.
È per questo che, specialmente un malato di demenza, dovrebbe sempre avere il proprio spazio di narrazione personale dove potersi riconoscere come individuo unico.
Quando giochi con la musica lasciati guidare da essa: ascolta le emozioni che porta e portale con te nei momenti del vivere quotidiano.

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⚠️ Ci teniamo a sottolineare che questo blog è solo uno strumento informativo. Tutti contenuti non devono essere considerati soluzioni, terapie o medicina e, soprattutto, metodi per guarire dall’Alzheimer.
Ti consigliamo vivamente di approfondire ogni contenuto che leggi su questo blog con il tuo medico o specialista. ⚠️